FLUORANGIOGRAFIA

ECOGRAFIA ORBITO-OCULARE B-SCAN

La fluorangiografia retinica è un esame che consente di studiare la circolazione della retina e della coroide con molta più precisione di quanto sia possibile fare con il  semplice esame del fondo oculare.
Una volta dilatata la pupilla con un collirio midriatico, s’inietta in una vena del braccio una sostanza fluorescente (fluoresceina e/o verde d’indocianina), quindi si eseguono una serie di fotografie del fondo stesso con filtri monocromatici di vari colori, tramite il retinografo.
I moderni retinografi sono dotati di sistemi d’aquisizione fotografica digitalizzati che consentono di stampare immediatamente le immagini e quindi di consegnarle refertate subito dopo l’esecuzione dell’esame stesso.
Questa metodica diagnostica è considerata innocua (sono descritti rarissimi fenomeni allergici), anche se a volte può aversi nausea, comunque passeggera, specialmente nei giovani. Per questo motivo è consigliato presentarsi a digiuno.
Dopo l’esame si avrà una caratteristica colorazione giallastra della cute e scura delle urine. Il fenomeno, a rapida risoluzione, è dovuto all’eliminazione della sostanza attraverso la cute ed i reni.
La fluorangiografia è particolarmente indicata per lo studio delle maculopatie, delle malattie del nervo ottico, delle trombosi venose retiniche, dei tumori, dei nei …
Si tratta di un esame particolarmente importante anche per i pazienti diabetici, che spesso tendono a sottovalutare la loro malattia.
Dopo dieci anni di diagnosi accertata di malattia, infatti, andrebbe sempre eseguita una fluorangiografia, anche in assenza di disturbi visivi e in presenza di un fondo oculare apparentemente indenne.
Tutto ciò è ancora più valido nelle forme giovanili, dove il diabete può creare danni retinici molto rapidamente.
Oltretutto tutte le informazioni che così ricaviamo sulle condizioni della circolazione oculare, indicano quale sia lo stato circolatorio negli altri distretti vascolari.
La precoce individuazione di “aree ischemiche”, cioè non vascolarizzate, ed il loro trattamento con argon-laser consente spesso di evitare lo sviluppo della temibile retinopatia diabetica proliferante.
Un cenno merita anche la maculopatia legata all’età, dove lo sviluppo di neovasi anomali sottoretinici, diagnosticato per tempo con la fluorangiografia, puo essere arrestato o ritardato con adeguate terapie quale il trattamento fotodinamico e/o l’iniezione endovitreale di sostanze come Avastin, Lucentis o Macugen
Il retinografo consente anche di acquisire la fotografia a colori del fondo oculare (retinografia) che può essere anch’essa utile per seguire l’evoluzione nel tempo della retinopatia diabetica o per documentare le alterazioni della papilla ottica (nervo ottico) nei pazienti glaucomatosi.

 

Diagnostica:

Aberrometria

OCT

Biometria

Pupillometria

Campo Visivo Computerizzato

Ecografia Orbito-Oculare

Fluorangiografia

Conta Cellule Corneale

Pachimetria Corneale

Topografia Corneale