prevenzione

LA PREVENZIONE OCULARE

La quasi totale mancanza di semplici ed immediate nozioni informative su vasta scala, nonchè la nostra naturale tendenza a pensare all’oggi senza programmare il domani, fa si che in Italia più ancora che in altri paesi, non sia ancora formata quella mentalità preventiva, che tanti problemi consentirebbe di evitare se opportunamente indirizzata.

VIZI DI REFRAZIONE (miopia, astigmatismo, ipermetropia)

La capacità visiva si sviluppa nei primi anni di vita; da qui la necessità di diagnosticare e correggere precocemente un’eventuale vizio di refrazione, specialmente se interessa un solo occhio. in questo caso infatti il bambino vede, spesso senza saperlo, solo o principalmente con l’altro occhio, per cui il primo sviluppa solo parzialmente la capacità visiva (cosiddetto “occhio pigro“). Un’opportuna e precoce correzione con occhiale, eventualmente accompagnata dall’occlusione dell’occhio cosiddetto “migliore”, consente quasi sempre di rimediare. Se invece si interviene tardivamente è possibile che, nonostante la prescrizione di una giusta correzione, non si riesca più a ripristinare un’acutezza visiva ottimale dell’occhio interessato. Da segnalare, inoltre, che la mancata correzione di un vizio di refrazione può portare al più facile manifestarsi di uno strabismo. Per tutti questi motivi consigliamo una visita a cinque anni d’età. In età adulta particolare attenzione bisogna poi prestare nei confronti della miopia; sono questi i pazienti che più facilmente di altri possono andare incontro a due pericolose patologie oculari, quali sono il glaucoma cronico ed il distacco di retina. (vedere il capitolo vizi di refrazione)

GLAUCOMA

Si tratta dell’aumento della pressione intraoculare provocato dal difficoltoso deflusso di quel liquido (humor acqueo) che viene normalmente prodotto nella parte anteriore dell’occhio. Normalmente il tono oculare non dovrebbe superare i 19 mmHg. Il glaucoma acuto, cioè l’improvviso ed elevatissimo aumento della pressione, è avvertito immediatamente dal paziente, per via del violento dolore oculare che provoca e che lo induce a ricorrere spontaneamente allo specialista.
Il glaucoma cronico invece consiste in un lento incremento pressorio (mesi o anni), per lo più inavvertito dal paziente, che può per questo andare incontro al progressivo deteriorarsi della funzione visiva e del campo visivo fino anche alla cecità. Per evitare tutto ciò è opportuno un controllo annuale del tono oculare dopo i 40 – 45 anni d’età, soprattutto nei miopi che maggiormente soffrono di tale malattia. La diagnosi precoce, facilitata dall’esecuzione di due esami come il campo visivo computerizzato e l’OCT, può consentire di controllare la pressione con il solo ausilio della terapia locale a base di colliri. (vedere il capitolo glaucoma)

DISTACCO DI RETINA

Consiste nell’improvviso allontanamento della retina dalla sua sede naturale. Ciò può avvenire spontaneamente o dopo un trauma oculare, ma è in ogni caso favorito dalla presenza in seno alla retina di caratteristiche rotture o lacerazioni. In questi casi la diagnosi precoce ed il trattamento di tali lesioni (crio-terapia e/o laser-terapia), consentono spessissimo di evitare il distacco di retina e di conseguenza l’intervento chirurgico. Risulta così evidente l’importanza di regolari controlli del fondo oculare, soprattutto in pazienti miopi, che maggiormente ne soffrono.

MACULOPATIA LEGATA ALL’ETA’

La porzione centrale della retina, la macula, ci consente la visione nitida, ci permette cioè di vedere 10/10. Dopo i 60 anni può essere coinvolta da un processo d’invecchiamento che in molti casi porta ad un notevole calo della vista (rappresenta la prima causa di cecità nel mondo occidentale). Nella sua genesi concorrono fattori costituzionali, vascolari, alimentari ….).
Distinguiamo una maculopatia secca o atrofica, la più frequente, ed una maculopatia umida o essudativa. Fondamentale la diagnosi precoce, corredata eventualmente da esami come L’OCT e la fluorangiografia, per poter intervenire prima che si siano instaurati danni irreversibili. Per questo è consigliata una visita annuale dopo i 60 anni.
Le iniezioni intravitreali di farmaci anti-VEGF possono rallentare l’evoluzione della forma essudativa.

IPERTENSIONE ARTERIOSA E DIABETE MELLITO

Sono malattie che provocano alterazioni vascolari retiniche di tipo ischemico, ne riducono cioè l’ossigenazione. Concorrono nella genesi della maculopatia senile. Altre temibili complicanze, sono rappresentate dalle occlusioni vascolari a carico dei vasi venosi ed arteriosi. Il diabete scompensato, poi, può portare ad una grave forma di glaucoma di difficile trattamento (glaucoma neovascolare).
Questi pazienti vanno seguiti, non solo per prevenire le alterazioni oculari, ma anche perchè, essendo i vasi del fondo oculare gli unici direttamente e rapidamente visibili nel nostro organismo, una loro attenta e regolare osservazione consente di seguire l’andamento generale della malattia stessa. Se infatti troviamo una determinata alterazione circolatoria retinica, è quasi certo che la stessa si trovi in altri organi quali cuore, cervello, reni…. ; ecco il perchè dell’importanza di un periodico controllo del fondo oculare.

DISLIPEMIA

Alterazione dei tassi ematici del colesterolo e/o dei trigliceridi, può indicare il più facile instaurarsi di fenomeni di arteriosclerosi, ben valutabili con l’esame del fondo oculare. L’arteriosclerosi può infatti, associandosi con l’ipertensione arteriosa di cui è un fattore favorente, provocare alterazioni vascolari del fondo oculare simili o sovrapponibili.

MALATTIE REUMATICHE ED ARTICOLARI

In corso di artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, gotta…, si possono verificare fastidiose ed a volte gravi infiammazioni a carico dell’iride (iridocicliti o uveiti). Oltretutto queste malattie sono curate con farmaci che, a lungo andare, sono responsabili di caratteristiche complicazioni oculari; ecco perchè tali pazienti vanno seguiti attentamente.

MALATTIE ENDOCRINE

L’esempio più tipico è rappresentato dall’ipertiroidismo, cioè dall’eccessivo funzionamento della ghiandola tiroidea. Tra i molteplici disturbi oculari, il più grave è rappresentato dall’abnorme protrusione del bulbo oculare (esoftalmo). Controlli regolari permettono di poter stabilire in tempo se l’esoftalmo necessita di trattamento, medico o chirurgico, ed evitare così danni soprattutto a carico della cornea e del nervo ottico. Nell’ ipoparatiroidismo è più frequente lo sviluppo di cataratta.

MALATTIE DERMATOLOGICHE

La comune origine embriologica di cute e cristallino fa sì che molte malattie della pelle spesso coinvolgano l’occhio. La psoriasie la dermatite atopica, infatti, possono manifestare una tipica cataratta.

GRAVIDANZA

Nel corso del terzo trimestre di gestazione può manifestarsi una temibile ipertensione arteriosa estremamente pericolosa per la vita del nascituro e della madre, nonchè per gli esiti retinici nella madre stessa. L’esame del fondo oculare nel terzo trimestre è peraltro anche indicato per la prevenzione del distacco di retina in pazienti miopi. In presenza di quelle “rotture retiniche” di cui ho scritto in precedenza, infatti, è controindicato un’eventuale parto prolungato che potrebbe favorire la comparsa del distacco di retina. In questi casi siamo a volte costretti a consigliare il “taglio cesareo” per evitare rischi inutili.

FARMACI ED OCCHIO

Sono talmente tanti i farmaci che possono portare ad effetti indesiderati oculari, se non a vere e proprie patologie, che non è assolutamente il caso di parlarne singolarmente; valga per tutti l’esempio del cortisone, responsabile di cataratta e glaucoma dopo terapie prolungate. Quindi il consiglio è quello di controllare le condizioni dell’apparato oculare ad intervalli regolari in corso di terapie a lungo termine.

AMBIENTE DI LAVORO ED OCCHIO

In particolari ambienti di lavoro vi può essere l’esposizione a radiazioni ionizzanti (raggi X, beta, gamma) ad effetto catarattogeno. Anche radiazioni non ionizzanti, quali i raggi infrarossi, possono provocare una tipica “cataratta da calore“: quindi controlli frequenti oltre che adeguate misure protettive in ambito di lavoro. Un problema attualissimo è rappresentato dall’ormai diffuso utilizzato dei videoterminali, che per le particolari caratteristiche di luminosità, contrasto e morfologia dei caratteri è causa di fenomeni di affaticamento visivo. (vedere il capitolo occhio e videoterminali)

Alla fine di questa semplice e volutamente schematica esposizione si può facilmente intuire quale sia l’importanza di un corretto approccio preventivo in tante situazioni, per evitare al paziente problemi, non solo di ordine strettamente sanitario, ma anche di conseguenza di ordine sociale ed economico.