OCCHIO E FARMACI
Molti sono i farmaci che, somministrati per via generale o localmente, provocano effetti indesiderati, se non addirittura danni importanti a livello oculare.
Spesso si tratta di situazioni reversibili, per cui, soprattutto in pazienti che seguono terapie prolungate, una visita oculistica a cadenza regolare può evitare conseguenze più serie.
Cortisone
Cataratta sottocorticale posteriore. In un terzo dei casi, soprattutto nei bambini.
Glaucoma. Si sviluppa rapidamente, indipendentemente dalla durata della terapia. Sembra esserci una sensibilità individuale trasmessa ereditariamente. Se si sospende la terapia per tempo regredisce spontaneamente, altrimenti si cronicizza.
Edema del nervo ottico. L’edema della papilla ottica è conseguenza di una brusca sospensione della terapia cortisonica. Regredisce spontaneamente.
Depositi nel cristallino. Fini opacità bianco-giallastre sottocapsulari anteriori.
Neuropatia ottica. Il nervo ottico può subire alterazioni permanenti
Maculopatia.
Psoraleni
Cataratta. Sono farmaci usati per la cura della psoriasi cutanea. E’ consigliabile indossare occhiali da sole per 24 ore dopo il trattamento per evitare questa complicanza.
Psicofarmaci
Riduzione della secrezione lacrimale. Causata da tutte le categorie di psicofarmaci.
Glaucoma acuto. Gli antidepressivi triciclici e gli ansiolitici, provocando media midriasi, in pazienti con angolo stretto, possono essere responsabili della chiusura acuta dell’angolo.
Neuropatia ottica. Reponsabili gli inibitori delle mono ammino ossidasi (IMAO).
Beta bloccanti (antiipertensivi)
Riduzione della secrezione lacrimale
Contraccettivi orali
Edema del nervo ottico. Regredisce alla sospensione.
Alterazioni qualitative delle lacrime. Le lacrime si fanno più dense.
Atropina e Scopolamina
Riduzione della secrezione lacrimale
Amiodarone (antiaritmico)
Depositi corneali. Nella metà inferiore della cornea, a livello sottoepiteliale, si formano fini depositi giallastri che non disturbano la vista e che regrediscono alla sospensione del farmaco.
Immunodepressori (ciclofosfamide)
Riduzione della secrezione lacrimale.
Cheratopatia punctata superficiale. L’esfoliazione dello strato superficiale della cornea può essere conseguenza della secchezza oculare.
Antineoplastici (mitomicina, metotrexate)
Riduzione della secrezione lacrimale.
Cheratopatia punctata superficiale.
Maculopatia.
Antitubercolari (etambutolo, isoniazide)
Neuropatia ottica.
Colchicina E’ un antiinfiammatorio utilizzato per la cura della gotta.
Cheratopatia punctata superficiale.
Neuropatia ottica.
Sulfamidici
Uveite
Miopia transitoria. Dovuta ad aumento dell’indice di refrazione del cristallino.
Acetazolamide (diuretico)
Miopia transitoria.
Idroclortiazide (diuretico)
Cheratopatia a bendelletta. Caratterizzata da depositi di calcio a livello della cornea.
Tetracicline (antibiotici)
Depositi corneali
Depositi congiuntivali. Pigmentazione scura a livello della congiuntiva palpebrale.
Rifabutin (antibiotico)
Uveite bilaterale autoimmune. Cloramfenicolo (antibiotico)
Neuropatia ottica.
Sidenafil (Viagra)
Neuropatia ottica ischemica anteriore. Dovuta ad una sofferenza vascolare del nervo ottico.
Antimalarici
Chinino. In prima giornata compare edema maculare, che può regredire o evolvere verso una maculopatia ed atrofia del nervo ottico, con grave danno visivo.
Idrossiclorochina e Meflochina. Utilizzati anche per la cura delle malattie del collageno. Possibile una maculopatiapigmentaria, seguita da atrofia del nervo ottico.
FANS (Antiinfiammatori non steroidei)
Indometacina. Responsabile di un quadro simile a quello descritto per gli antimalarici e depositi corneali.
Ketoprofene, Naprossene, Piroxicam…. Depositi nel cristallino.